• Pillola: va assunta per bocca con regolarità, secondo le indicazioni del medico.
• Cerotto: contiene gli stessi ormoni della pillola, assorbiti attraverso la pelle.
• Anello vaginale: anch’esso rilascia gli stessi ormoni della pillola, che vengono assorbiti attraverso la vagina, dove viene inserito.
• Puntura: somministra l’ormone progesterone attraverso un’iniezione.
• Impianto sottocutaneo: “bastoncino” corto e sottile, posto sottocute dal medico.
• Diaframma: va posizionato in vagina prima del rapporto e tolto dopo 8 ore.
• Spirale/IUD (dispositivo intrauterino): inserito dal medico all’interno dell’utero.
• Preservativo (condom, profilattico): cappuccio di lattice a uso maschile.É l’unico metodo che protegge anche da infezioni e malattie sessualmente trasmissibili, pur parizalmente per quanto riguarda alcune infezioni, tra cui l’HPV.
Alcuni di questi metodi vanno prescritti dal medico e hanno bisogno di controlli periodici. I “metodi naturali”, invece, sono poco efficaci per evitare le gravidanze indesiderate. Sono, ad esempio, i metodi che si basano sul riconoscimento del periodo fertile, per l’astensione dei rapporti sessuali in quei giorni (metodo Ogino-Knaus, metodo della temperatura basale, metodo Billings) e il coito interrotto (interruzione del rapporto, da parte dell’uomo, prima dell’eiaculazione).
• Eseguire una visita medica generale e specialistica (ginecologica/andrologica).
• Consultare un professionista competente in caso di problematiche psicologiche.
• Se si soffre di una qualsiasi malattia (come diabete, ipertensione, malattie della tiroide, problemi cardiaci, epilessia, trombofilie, infezioni dell’apparato genitale) parlarne approfonditamente con il medico di fiducia al fine di controllarla, stabilizzarla e/o trattarla, soprattutto se prevede controlli periodici, terapie continuative o ha previsto ricoveri, interventi chirurgici, particolari trattamenti.
• Programmare la gravidanza. Una gravidanza desiderata e programmata è più sicura per la futura mamma e per il futuro bambino. Se possibile, non rimandare a lungo la decisione (la fertilità diminuisce con l’età).
• Seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, praticare un costante esercizio fisico e, se necessario, rivolgersi ad uno specialista per il controllo del peso.
• Non fumare, evitare l’esposizione al fumo passivo, eliminare le bevande alcoliche, non bere troppo caffè.
• Non usare sostante stupefacenti o dopanti, di nessun tipo (es. anabolizzanti, cannabis, cocaina, eroina).
• Evitare i rischi ambientali, in particolare le sostanze chimiche pericolose durante l’attività lavorativa o a casa (es. prodotti per lavori domestici, hobbistica o giardinaggio, in particolare pesticidi); valutare altri possibili rischi lavorativi.
• Adottare un sano comportamento sessuale ed eseguire gli opportuni esami per le malattie trasmesse sessualmente, compreso lo screening per la clamidia raccomandato comunque a tutte le donne sotto i 25 anni.
• Se non si non esclude la possibilità di una gravidanza, parlarne con il medico di fiducia così che possa consigliare o prescrivere un preparato vitaminico a base di Acido Folico.
• Eseguire le vaccinazioni se non si è immuni (morbillo-parotite-rosolia-varicella, difterite-tetano-pertosse, papilloma virus, epatite B).
• Per l’uomo, eseguire una visita medica per identificare eventuale varicocele o altre alterazioni dell’apparato genitale. Valutare inoltre la necessità di eseguire la vaccinazione antiparotite (orecchioni): la parotite in età adulta può determinare un’infezione ai testicoli.
• Per l’uomo, evitare l’assunzione di farmaci che alterano la spermatogenesi o la capacità riproduttiva generale e ridurre al minimo l’uso di indumenti intimi e pantaloni stretti, che possono aumentare la temperatura dei testicoli.
• Se si desidera una gravidanza, avere almeno 2-3 rapporti sessuali alla settimana, in particolare nel giorno dell’ovulazione e in quelli immediatamente precedenti (a tal fine, è importante conoscere la fisiologia del ciclo mestruale).
• Comportarsi nel periodo preconcezionale come se si fosse già in gravidanza, prendendosi particolarmente cura del proprio benessere.
• Rivolgersi al medico di fiducia per una visita generale, per verificare lo stato di salute, e perché possa aiutare a mettere in atto le raccomandazioni.
• Rivolgersi a figure professionali competenti, meglio se in coppia, se si hanno dubbi su una futura gravidanza o se esistono problemi più o meno gravi nella relazione.
• Valutare con il proprio medico l’indice di massa corporea.
• Valutare con il proprio medico gli esami di laboratorio da eseguire (emocromo ed eventualmente analisi Hb per beta-talassemia e Hb anomale, malattie sessualmente trasmissibili; Pap Test per la donna; eccetera).
• Parlare con il ginecologo in caso di precedenti gravidanze con complicanze, con nati prematuri, di basso peso, con malattie genetiche o malformazioni, e nel caso di storia di aborti spontanei, morti perinatali o neonatali.
• Valutare insieme al medico il rischio di anomalie genetiche.
• Chiedere sempre consiglio al medico o al farmacista per l’assunzione di farmaci (sia regolare che saltuaria), anche da banco.
• Controllare con un esame del sangue se si è protette contro la malattia da citomegalovirus (CMV) e contro la toxoplasmosi e, se no, seguire le precauzioni igieniche per non contrarre queste infezioni in gravidanza.
• Eseguire un test per la valutazione del gruppo sanguigno e fattore Rh, se ignoto. In caso di Rh negativo, se si è alla seconda gravidanza parlarne con il medico.
Il periodo periconcezionale comprende anche il primo trimestre di gravidanza.
I primi mille giorni di vita racchiudono il periodo dal concepimento ai primi due anni.
Si tratta di “periodi finestra” critici, vulnerabili e contemporaneamente ricchi di opportunità. Solitamente, la donna sa di essere incinta quando l’embrione ha già 2-3 settimane di sviluppo, periodo durante il quale può essere esposto a fattori di rischio, come il fumo di sigaretta, o non esposto a fattori protettivi, come l’Acido Folico. Per questo è necessario prendersi cura di se stesse e del futuro bambino fin da prima del concepimento.
È importante consultare il medico e/o il farmacista prima di assumere qualsiasi farmaco, anche da banco, e discutere con il medico della volontà di avere un figlio se sta già assumendo dei farmaci.
Il fumo influenza la fertilità femminile e fertilità maschile, compromettendo la produzione di spermatozoi e la loro capacità di muoversi. È inoltre tra i maggiori colpevoli delle disfunzioni sessuali, soprattutto per i più giovani di 40 anni.
Anche l’uso di cannabis, cocaina ed altre sostanze porta a riduzione della fertilità femminile e maschile ed aumento di esiti avversi della riproduzione.
Alcune sostanze chimiche rappresentano un fattore di rischio per infertilità e per il buon andamento della gravidanza. E’ bene evitare l’esposizione al traffico e, se si svolge un’attività a rischio, informarsi sulla possibilità di un colloquio con il medico del lavoro.
Il Ministero della Salute, nel ribadire l’importanza delle vaccinazioni come strumento di prevenzione da gravi patologie infettive in ogni fase della vita, ha emanato la Circolare 7 agosto 2018 per la promozione della salute femminile in età fertile, in previsione e durante la gravidanza, con l’obiettivo di proteggere la donna e il nascituro da alcune malattie attraverso specifici vaccini. Particolarmente importante assicurarsi dell’immunità verso varicella e rosolia per le giovani donne. In caso negativo è bene vaccinarsi regolarmente (con due dosi), ed attendere almeno un mese prima del concepimento, poiché sia il vaccino MPR che quello della varicella sono controindicati in gravidanza. Le donne a rischio di epatite B, se non già vaccinate, devono esserlo prima della gravidanza, e le portatrici possono evitare il contagio del partner e la trasmissione verticale al feto attraverso alcuni accorgimenti che fornirà il proprio medico. Per le donne in età fertile è inoltre indicata la vaccinazione contro il papilloma virus (HPV) e quella contro difterite, tetano e pertosse (richiami decennali). Quest’ultima andrà poi eseguita in gravidanza, così come, valutando la stagionalità, la vaccinazione antinfluenzale. La vaccinazione anti-HPV non è attualmente consigliata durante la gravidanza, per assenza di studi specifici.
Alcuni prodotti hanno caratteristiche che non li rendono adatti alle gestanti o che necessitano di particolari accortezze per essere consumati. È l’esempio delle produzioni domestiche, che quindi non sono sottoposte a controlli ufficiali (consulta la tabella). Anche la caffeina andrebbe ridotta o eliminata fin da prima del concepimento. Durante la gravidanza è ancora più importante ridurre l’assunzione di sale, il cui consumo elevato aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e di ipertensione, e preferire quello iodato. Infatti, in questo periodo, come in allattamento, il fabbisogno di iodio aumenta.
• individuare l’eventuale presenza di malattie ereditarie nelle famiglie dei futuri genitori;
• individuare altri possibili problemi collegati ad una eventuale gravidanza;
• decidere gli esami di laboratorio da effettuare;
• fornire alla coppia tutte le informazioni e i consigli necessari in vista di una gravidanza.
Assieme al medico la coppia farà una valutazione della situazione e sulla base di eventuali problemi individuati seguirà un percorso di approfondimento. Tutto questo al fine di migliorare la salute dei futuri genitori e diminuire quindi i rischi che il bambino nasca con problemi di salute.
Il folato è la vitamina nella sua forma naturale, presente negli alimenti in quantità variabile. Una quantità elevata di folati si trova nelle verdure a foglia larga verde scuro, nel fegato e nelle altre frattaglie; una quantità intermedia in altre verdure, nella frutta, nella frutta secca, nei formaggi, nei legumi e nelle uova. Il pane ha un contenuto moderato di folati. I folati sono instabili: nelle verdure fresche in foglia, la conservazione a temperatura ambiente per più di tre giorni porta alla perdita del 70% del loro quantitativo. Perdite considerevoli si verificano anche per diluizione nell’acqua di cottura (fino al 95%) e per esposizione al calore. Per questo, frutta e verdura andrebbero consumate entro breve tempo, crude e ben lavate. Inoltre, solo circa la metà dei folati viene poi assorbita dall’organismo.
L’Acido Folico è la molecola di sintesi presente nei formulati vitaminici, da sola o insieme ad altre vitamine e micronutrienti, e negli alimenti “fortificati” (es. farine e cereali). Nel caso dei multivitaminici è importante che la formulazione contenga 0,4 mg di Acido Folico per compressa.L'alcol è una sostanza tossica, cancerogena (lo IARC lo ha classificato tra le sostanze del gruppo 1-sicuramente cancerogene) e provoca danni diretti ed indiretti alle cellule di molti organi, in particolare al fegato e al Sistema Nervoso Centrale. Il consumo di bevande alcoliche causa numerose patologie o ne aumenta il rischio di insorgenza (es. cirrosi epatica, pancreatite, epilessia, disfunzioni sessuali, demenza, ansia, depressione). L’alcol è una sostanza psicotropa: può alterare e modificare la sfera cognitiva, emotiva, affettiva e comportamentale di un individuo, e ha la capacità di indurre dipendenza. È responsabile di danni dovuti a comportamenti associati a stati di ubriachezza, come ad esempio comportamenti sessuali a rischio o incidenti.
Nell’uomo si riscontrano fenomeni quali ipogonadismo, riduzione dei livelli di testosterone ed LH, aumento dei livelli di estrogeni, basso numero di spermatozoi ed alta incidenza di alterazioni morfologiche degli stessi.
Nelle donne l’abuso di alcol può essere responsabile di una minore produzione degli ormoni femminili determinando una insufficienza ovarica che si manifesta con irregolarità mestruali fino alla scomparsa del ciclo, assenza di ovulazione, infertilità e menopausa precoce.
L’alcol ingerito dalla gestante dopo pochi minuti attraversa la placenta. L’alcolemia registrabile nel sangue fetale diventa molto vicina a quella della madre e resta elevata per molto tempo, dal momento che il feto non può metabolizzare l’alcol. Di conseguenza, esso provoca uno sviluppo anomalo di tessuti e organi (effetto teratogeno), danneggiandone lo sviluppo. L’assunzione di alcol in gravidanza può portare a Disturbi dello Spettro Fetale Alcolico.
Può comportare malformazioni, danni neurologici, basso peso alla nascita, ritardo dello sviluppo psicofisico. Da un punto di vista cognitivo e comportamentale, si possono verificare difficoltà di apprendimento e di memoria, difficoltà di attenzione e della capacità di giudizio, difficoltà di linguaggio e problematiche sociali. Nel tempo possono comparire conseguenze secondarie quali disoccupazione, perdita della famiglia, maggiore morbilità e mortalità, uso di sostanze psicoattive, problemi psichiatrici, problemi scolastici, problemi con la giustizia.
La FAS è caratterizzata dalla presenza di alterazioni fisiche e mentali: ritardo nella crescita prenatale e/o postnatale; danni del Sistema Nervoso Centrale (alterazioni neurologiche, disabilità intellettiva e disturbi del comportamento); malformazioni craniofacciali caratteristiche (microcefalia, fronte alta e stretta, epicanto, fessure oculari strette, strabismo, orecchie bassoposte e ruotate indietro, naso corto, piatto e rivolto in alto, solco naso-labiale piatto, labbro superiore sottile, ipoplasia mascellare e mandibolare, micrognazia). Inoltre, possono essere presenti malformazioni congenite di tipo scheletrico, cardiaco, urogenitale, oculare, uditivo.
Le droghe attraversano la placenta e producono danni sul feto, dipendenti dalla qualità e quantità delle sostanze utilizzate e dalla loro interazione in caso di assunzione contemporanea. L’uso di sostanze illecite durante la gravidanza si associa ad alterazioni dello sviluppo di organi o sistemi fino ad aborto, basso peso alla nascita, parto pre-termine, distacco di placenta, anomalie congenite, alterazioni fetali ed altre complicazioni, che possono manifestarsi anche a distanza di anni nel corso dell’infanzia, come disturbi di tipo comportamentale (es. maggiore irritabilità).
Smettere di fumare determina una serie di effetti positivi sulla salute generale (es. riduzione di malattie respiratorie e cardiocircolatorie, miglioramento dell’attività circolatoria del sangue e digestiva, diminuzione dei tumori delle vie aeree, digerenti, renali e urinarie). Comporta un beneficio con aumento dell’aspettativa di vita, anche quando sono già insorte malattie croniche.
Le donne fumatrici vanno in menopausa più precocemente delle non fumatrici e, in generale, la nicotina influenza l’equilibrio ormonale con alterazioni del ciclo ovulatorio e possibili difficoltà nel concepimento.
Il fumo influenza anche la fertilità maschile, compromettendo la produzione degli spermatozoi e la loro capacità di muoversi. Le sigarette sono anche tra i maggiori colpevoli delle disfunzioni sessuali, soprattutto per i più giovani di 40 anni.
Inoltre aumenta il rischio di prematurità e mortalità perinatale e raddoppia il rischio di basso peso alla nascita. Dopo la nascita, vi è un aumento del rischio di sindrome della morte in culla (Sudden Infant Death Syndrome, SIDS) tra i figli delle fumatrici.
Inoltre il consumo abituale di tabacco in gravidanza comporta per il bambino un aumentato rischio di infezioni broncopolmonari e di malattie croniche a carico delle vie respiratorie (come l’asma), obesità e diabete mellito tipo 2, alterato sviluppo neurologico ed effetti sul comportamento) . Diversi studi hanno inoltre riportato un’associazione possibile tra fumo in gravidanza e alcune specifiche malformazioni congenite, come labiopalatoschisi e difetti cardiaci.
Si ricorda inoltre che fumare negli autoveicoli in presenza di minori o donne in gravidanza è vietato dalla normativa vigente.